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Sbarbatelle, un nuovo movimento del vino ?
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Sbarbatelle, un nuovo movimento del vino ?

Molto di più che un evento con oltre settanta giovani vignaiole da tutta Italia. L’ultimo fine settimana di giugno, come ormai tradizione per noi di Langhe.TV, siamo stati alla Tenuta Marchesi Alfieri di Asti, per l’edizione 2022 di SBARBATELLE, un evento creato anni fa dal sommelier Paolo Poncino e curato insieme al suo team di sommelier della delegazione AIS di ASTI, città nel cuore del Piemonte che sta pian piano affacciandosi al grande palcoscenico enologico mondiale grazie alla spinta di pochi ma bravi attori come i produttori del Nizza Docg, i coraggiosi produttori del Grignolino, qualche bravo ristoratore, enotecario e certamente i tenaci sommelier dell’AIS. Si è parlato di vino, abbiamo degustato vini provenienti da ben diciassette regioni d’Italia ed abbiamo incontrato settanta vignaiole under 35, provenienti da quasi tutta la penisola. L’evento, come sempre sapientemente organizzato, ha avuto il consueto gradimento e successo di pubblico malgrado le temperature torride non invitassero molto alla degustazione di vini. Ma vogliamo andare oltre all’evento perchè ormai "Sbarbatelle” è diventato un vero e proprio movimento. Ci piace utilizzare le parole scritte dalla giornalista Annacarla Tredici sul quotidiano La Repubblica: “E’ un fenomeno identitario nato per valorizzare la consapevolezza del crescente ruolo delle donne nel mondo del vino. Le nuove generazioni di imprenditrici del vino - scrive la giornalista - sono sempre più coscienti del "nuovo contesto" in cui il vino si produce e commercializza”. Tutte figlie di una generazione di donne audaci, determinate, districate tra famiglia e lavoro, oggi sono vignaiole sempre "di corsa" nella loro quotidianità. Tutte vignaiole - parliamo quasi del 30% delle aziende italiane - che stanno prendendo sempre più piede in un settore considerato storicamente di appannaggio maschile. Sono tutte donne e vignaiole capaci di rimboccarsi le maniche, scendere in vigna e dire la loro in cantina. Oltre ad essere attive nel mondo digitale, rispettose dell'ambiente e della tradizione, hanno una particolare attenzione alla promozione della cultura del vino. Una dimensione culturale e sociale confermata anche da “Adotta una Sbarbatella”, iniziativa nata su impulso della produttrice Beatrice Gaudio che porta le sue colleghe piemontesi ad ospitare a casa propria quelle provenienti dalle altre regioni. Simbolo di un'Italia che ha voglia di ripartire, di riscoprire il contatto umano, le "Sbarbatelle" si impegnano a rivoluzionare l’intero comparto con creatività, competenza e innovazione. E, soprattutto, ognuna lo fa con il suo stile.
Vignale Monferrato ha ospitato
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Vignale Monferrato ha ospitato

Il Piemonte, terra di grandi vini rossi ma anche di grandi vini bianchi. Ne sono convinti dall’Associazione Italiana Sommelier Piemonte e dalla delegazione di Asti, ideatori di Abaccabianca, un evento itinerante che porta in scena la produzione delle migliori etichette a bacca bianca piemontesi: dal Gavi al Timorasso, dall’Alta Langa al Moscato d’Asti, dall’Erbaluce all’Arneis fino ai vitigni antichi e rari come il Baratuciat e il Caricalasino. La manifestazione è tornata sabato 14 e domenica 15 maggio a Vignale Monferrato dopo due anni di pausa forzata: la quinta edizione è stata ospitata in uno dei più bei palazzi del Monferrato, Palazzo Callori, per concessione della Regione Piemonte e con il patrocinio del Comune. Due giorni intensi dove molti appassionati, cultori e professionisti del settore enologico hanno potuto degustare ai banchi d’assaggio 180 etichette tra spumanti, bianchi fermi e Vermouth. «Abbiamo sempre voluto alzare il livello e il nostro lavoro non si è fermato neanche in questi due anni – spiega Paolo Poncino, delegato di Ais Asti che si occupa dell’organizzazione - I nostri sommelier sono sempre stati in giro per le cantine per scovare nuovi prodotti e produttori. L’idea è stata quella di fornire una panoramica completa e ragionata di tutto ciò che offre il Piemonte a bacca bianca, con tutte le sfumature derivanti da tecniche di vinificazione, annate diverse, stili agronomici o dimensioni aziendali». Il vino ospite del 2022 è stato il Verdicchio con 10 etichette in degustazione. Si è rinnova la collaborazione con Uvantica per un banco dedicato a 20 vini bianchi rari del Piemonte. I sommelier AIS si sono occupati della presentazione e della mescita dei vini ai banchi di assaggio, suddivisi per zone e tipologie, in modo leggermente rivisitato rispetto alle vecchie edizioni. L’area food è stata curata in collaborazione con Bistrotmania, realtà che unisce nove locali piemontesi: Scannabue, Il bistrot del Nazionale di Vernante, Smocking bar, Silos cucina sincera, Gaudenzio vini, Luogo Divino, XXL cafè, Contesto Alimentare e Razzo. Due sono state le aree di approfondimento con un banco assaggio dedicato al terroir del Moscato d’Asti DOCG con la collaborazione del Consorzio dell’Asti; e un altro al Vermouth con la collaborazione del Consorzio del Vermouth. Reportage completo nella sezione MAGAZINE
La mia Firenze.
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La mia Firenze.

🇮🇹 « Eccomi a Firenze, a casa, nella mia città. E’ sempre bello ritornarci perché è un gioiello. E’ pazzesca ! Io ho avuto la fortuna di vivere, crescere qui nel cuore proprio del centro e questo mi ha permesso di di scoprirlo anche a piedi e vedere un sacco di angoli nascosti, angoli magici. Uno dei miei posti preferiti per esempio la chiesa di Santa Felicita, la chiesa in cui mia sorella ha fatto la prima comunione e del posto dove dove sempre vado volentieri a raccogliermi.Quel posto per me è speciale, anche perché accoglie uno dei capolavori più incredibili io abbia mai visto, dipinto da Pontormo. Nonostante ora la mia vita sia principalmente nel Roero, qualche volta ho proprio bisogno di ritornare a Firenze, rivedere i miei amici e di avere un po' questo respiro di aria Fiorentina.» 🇬🇧 « Here I am in Florence–at home, in my city. It's always fantastic to come back here, because it is such a jewel of a city. It's crazy! I had the good fortune to live here–to grow up here–right in the historic centre, so I was able to discover it on foot and see all the hidden corners–really magical places. One of my favourites for example, is the Santa Felicita church, where my sister had her first communion. I often come here to gather my thoughts. It’s a special place for me, also because it is home to one of the most amazing masterpieces that I have ever seen, painted by Pontormo. Despite living my life mostly in Roero, sometimes I really feel compelled to come back to Florence, to see my friends and breathe this Florentine air..» 🎥 Produced by #RodMax #Langhetv | @malabaila.wines
Lucrezia - Serie - St.1
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Lucrezia - Serie - St.1

📺 Stag. 1 - Ep. 1 - 🗓 16/09 - ⏰ 18.00 🇮🇹 LUCREZIA: 10 momentI, 10 storie, 10 episodi. «Dal 2010 sono entrata a tempo pieno in azienda, la cantina Malabaila di Canale», racconta Lucrezia Carrega - «la passione per il vino e questa terra l’ho sempre avuta, i miei genitori mi hanno lasciata libera di seguire le mie passioni e quando ti viene lasciata carta bianca presto o tardi ritorni alle tue radici». Nata a Firenze da madre fiorentina, Lucrezia ha vissuto fino a dieci anni nel maniero di famiglia, un fortilizio edificato a fine ’200 a Canale, quindi il ritorno a Firenze fino alla conclusione degli studi universitari. Oggi vive e lavora a Canale, in Piemonte, nel cuore del Roero ma spesso a Firenze. In questa serie conosceremo meglio Lucrezia nella vita con storie inedite che raccontano anche i territori dove lei vive. 🇬🇧 LUCREZIA: 10 moments, 10 stories, 10 episodes. “I began working full time in the Canale Malabaila cellar in 2010”, recounts Lucrezia Carrega - “I’ve always had a passion for wine and for this territory. My parents allowed me to develop my own my interests and when someone gives you a free rein, sooner or later you return to your roots.” Born in Florence, her mother a native Florentine, Lucrezia lived in the thirteenth-century fortified family manor house in Canale until the age of ten. She then returned to Florence and remained there until she finished university. Today she lives and works in Canale, in Piedmont, in the heart of Roero. She visits Florence often. With this series we will get to know Lucrezia better through stories that talk about the territory where she lives.
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 Langhe Roero Monferrato

For many years we’ve been reporting on this magnificent area, the place where we were born and the place where we have decided to live and work. We’ve chosen this lifestyle because of our passion for this territory, for its great wines and winemakers, for its food products, its traditions, its culture, its folklore and its inhabitants.

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